il suo andare non è arbitrario...
«Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo persi nell'infinito, per fortuna qualcuno o qualcosa è venuto a cercarci!»............nikenls
venerdì 28 settembre 2007
Destinati...
Il bello è che va....
il suo andare non è arbitrario...
il suo andare non è arbitrario...
non lo si decide...
E il nostro potere allora è andato perduto?
O noi uomini non siamo più in grado di usarlo...
Triste destino di pensanti esseri...
che vagano nell'inconscio più che nella realtà!
O destino!
Aiutaci tu!
(Anonimo)
lunedì 4 giugno 2007
Per tutti è...
"L'infinito (dal latino "finitus", cioè limitato con prefisso negativo in-, e solitamente denotato dal simbolo detto lemniscata) è la qualità di ciò che non ha limiti."
Ridurre a schemi, a semplici definizioni, è il metodo più utilizzato per definire, per mettere i paletti (dico io), per trasmettere i significati e conservarli...allora l'infinito viene ridotto ad una semplice definizione...ma come definire ciò che è indefinto perchè infinito...allora le parole ci vengono incontro e creano un'immagine falsata della realtà, ritenuta veritiera dai più ma ingannevole dalla sottoscritta...non sopporto i limiti e chi li pone!!!in questo caso poi il potere così immane e affascinante di essere infiniti è ridotto ad una semplice qualità!troppo critica?forse, ma secondo me non è giusto e così si perde tutto il fascino!
giovedì 3 maggio 2007
Un tiro...mancino...
venerdì 20 aprile 2007
L'infinito di Giacomo...
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,e questa siepe, che da tanta partedell'ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminatispazi di là da quella, e sovrumanisilenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa vocevo comparando: e mi sovvien l'eterno,e le morte stagioni, e la presentee viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:e il naufragar m'è dolce in questo mare» (Giacomo Leopardi)
Non potevo evitare di farvi riferimento: in realtà a me Leopardi (prendetela come volete) non piace...ma alle regole esistono sempre delle eccezioni (che la confermano!!!).
Non mi va nemmeno di fare dei commenti e non perchè non ne abbia...ma perchè mi sembrano superflui, non ne avete bisogno e vi annoierei...una sola nota: la foto non è una cartolina ma è stata scattatata da me in persona proprio ieri...cosa dire?se la foto è semplicemente meravigliosa la realtà se è possibile lo è di più!dove è stata scattata?indovinate...non ve lo dico perchè questo posto è mio!e perchè saperlo non aggiungerebbe niente di più!
sabato 14 aprile 2007
14 aprile 2007
Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato... ...l'attesa che sembra infinita è invece finita! Che liberazione...E anche questa è fatta...volete ridere?anche in questo caso il numero 8 mi è stato vicino, così come al tempo del diploma...una casualità?a me piace, come sempre, pensare di no!
P.S. : una grazie particolare alle 3 persone più importanti della mia vita: loro sanno chi sono!
sabato 7 aprile 2007
Auguri....
mercoledì 28 marzo 2007
Un aiuto dal mare...
Se solo bastasse invocarti,
affichè le tue acque mi accogliessero,
per mai più restituirmi,
allora urlerei forte il tuo nome...
...ma tu non lo fai...
Non so se perchè mi vuoi bene,
o perchè forse anche tu,
in fondo,
come tanti,
non mi capisci...
Ti prego, ti imploro,
ascoltami,
basta solo una volta...
...e per sempre non sentirai mai più parlare di me!
(Gigi Berrota)
affichè le tue acque mi accogliessero,
per mai più restituirmi,
allora urlerei forte il tuo nome...
...ma tu non lo fai...
Non so se perchè mi vuoi bene,
o perchè forse anche tu,
in fondo,
come tanti,
non mi capisci...
Ti prego, ti imploro,
ascoltami,
basta solo una volta...
...e per sempre non sentirai mai più parlare di me!
(Gigi Berrota)
giovedì 15 marzo 2007
Il π day...
Ieri in America e in tutti paesi che seguono le sue usanze festive (lasciamo perdere il fatto che per la maggior parte si parla di vero e proprio consumismo puro) era il π Day...per i profani della matematica (o meglio della geometria) il π è una lettera dell'alfabeto appunto greco che indica una cifra fissa (costante) e nella geometria piana il π viene definito come il rappoarto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio , o anche come l' area di un cerchio di raggio. Ovvero se moltiplichiamo il π per il raggio di un cerchio(qualsiasi esso sia) permette di ricavate la lunghezza della circonferenza del cerchio stesso. Ma allora cosa c'entra tutto questo con noi?
Non mancano richiami frequenti in matematica all'incertezza, all'infinito all'incalcolabile...seppur questa sia una scienza che per la maggior parte tenta di definire e regolare. Il π è uno di questi tentativi non riusciti. In generale quando si studia sin dalle elementari si dice che il π sia una costante matematica che vale 3,14 (da qui la festa del pi greco che si festeggia il 14-3 o meglio come si è solito scrivere le date nei paesi anglosassoni il 3-14) ma lo sapevate che questa cifra è approssimata: e perché?Perchè il π è un numero infinito!
A causa della sua natura trascendente, non ci sono semplici espressioni finite che rappresentano π. Di conseguenza i calcoli numerici devono usare approssimazioni del numero. In molti casi, 3,14 , ma molti ingegneri spesso usano 3,1416 (cinque cifre significative) o 3,14159 (6 cifre significative). Finora si è riusciti a calcolare circa mille cifre dopo la virgola; eccone ben 64:
Insomma...anche la matematica ogni tanto ha bisogno di farsi aiutare da qualcosa di infinito: che bella soddisfazione!
P.S.
Permettetemi un saluto speciale: ciao Vincenzo!
Non mancano richiami frequenti in matematica all'incertezza, all'infinito all'incalcolabile...seppur questa sia una scienza che per la maggior parte tenta di definire e regolare. Il π è uno di questi tentativi non riusciti. In generale quando si studia sin dalle elementari si dice che il π sia una costante matematica che vale 3,14 (da qui la festa del pi greco che si festeggia il 14-3 o meglio come si è solito scrivere le date nei paesi anglosassoni il 3-14) ma lo sapevate che questa cifra è approssimata: e perché?Perchè il π è un numero infinito!
A causa della sua natura trascendente, non ci sono semplici espressioni finite che rappresentano π. Di conseguenza i calcoli numerici devono usare approssimazioni del numero. In molti casi, 3,14 , ma molti ingegneri spesso usano 3,1416 (cinque cifre significative) o 3,14159 (6 cifre significative). Finora si è riusciti a calcolare circa mille cifre dopo la virgola; eccone ben 64:
3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510 58209 74944 592
Insomma...anche la matematica ogni tanto ha bisogno di farsi aiutare da qualcosa di infinito: che bella soddisfazione!
P.S.
Permettetemi un saluto speciale: ciao Vincenzo!
martedì 13 marzo 2007
Un mese...
No non vi ho trascurato...sto riordinando le idee e scriverò presto!!!
E' gia passato un mese dall'inizio di questa esperienza...per me è passato in fretta...spero anche per voi...mi raccomando continuate a leggere...vi aspetto!
E' gia passato un mese dall'inizio di questa esperienza...per me è passato in fretta...spero anche per voi...mi raccomando continuate a leggere...vi aspetto!
giovedì 1 marzo 2007
E già qualche anno fa...
nota: CURIOSANDO QUA E LA' HO TROVATO QUESTO MIO SCRITTO DI QUALCHE ANNO FA (CREDO RISALGA AL 2001)...SONO RIMASTA SBALORDITA DI QUANTO SENZA RENDERMNI CONTO PIU' DI TANTO CREDESSI GIA' IN CERTE COSE...
Il Viandante sul mare di nebbia...
Un’opera d’arte. semplici colori resi dalla mano di un uomo capolavoro. rendere la materia, con la sua finitezza, trait d’union tra l’uomo e l’infinito. e’ forse questa una contraddizione? sarebbe forse pretendere l’impossibile? forse si.
Il mio primo impatto con quest’opera e’ stato quasi inspiegabile. il mio giudizio: quest’opera e’ una serie di contraddizioni!il finito che rappresenta l’infinito, il corpo di un uomo che rappresenta la sua anima. ma perché si e’ rappresentato ciò?cosa si voleva comunicare?
Un uomo o meglio un’anima e’ posta su una roccia in alto e guarda verso il basso. E’ dunque posta su un’altura. Forse tutte le anime per loro natura tendono verso l’alto così come le anime beate di dantesca memoria tendono verso dio? e da questa posizione cosa guarda? guarda un mondo infinito ricoperto da un sottile strato di nebbia che lascia intravedere qua e là piccoli scorci di un mondo nascosto.
Quest’anima non può cogliere interamente ciò che con la sua presenza sovrasta perché e’ stata racchiusa per tanto tempo dentro un corpo,dentro la finitezza che ha ostruito le sue capacità e l’ ha resa quasi del tutto limitata. E allora cosa scruta se non e’ in grado di cogliere il pieno significato?forse la sua figura ostruisce a noi di vedere proprio quella parte concessa , quella parte che per una strano e inspiegabile motivo può conoscere.
Solo il suo passato, forse rappresentato da quella parte che solo noi lettori possiamo vedere, e’ stato abbandonato o forse sta a indicare quello che e’ stato conosciuto e che ormai e’ diventato patrimonio chiaro della natura umana . E poi questa natura così presente diciamo protagonista ormai lontana dalla concezione dell’uomo come solo e unico protagonista di un’opera; in questo caso la natura rappresenta la grandezza del mondo metafisico; i contorni non delineati , la fugacità di questo mondo; la vastità, l’immensità incalcolabile dell’inconoscibile ! e questa figura di spalle oltre all’anima di un uomo indica il genere umano che per dio per il mondo metafisico non fa distinzione ne’ di razza, religione, età, etc…nessuno lo conosce e lo potrà mai perché e’ una caratteristica della nostra natura. E' luogo comune credere che solo chi e’ artista può capire il messaggio di un suo simile ma per contraddire ciò basti pensare che è riuscita a fare scaturire in me tanti pensieri che a volte non ho scritto in questo foglio perché troppo intimi.
Tutti siamo in grado in maniera diversa di recepire il messaggio di un’immagine , di gioire per un colore che ci ricorda una situazione. quest’arte definita non parlante io la prediligo forse solo per un particolare che non la sminuisce affatto: perché sta zitta e a volte il silenzio trasmette messaggi più nitidi che noi uomini con la nostra voce o scrittura potremmo alterare. l’immagine e l’uomo comunicano quasi come telepaticamente e questo e’ al dir poco fantastico .potrei dilungarmi all’infinito (anche se potrebbe sembrare strano!) e allora concludo qua con un a semplice parola rivolta a Friedrich grazie!
Il Viandante sul mare di nebbia...
Un’opera d’arte. semplici colori resi dalla mano di un uomo capolavoro. rendere la materia, con la sua finitezza, trait d’union tra l’uomo e l’infinito. e’ forse questa una contraddizione? sarebbe forse pretendere l’impossibile? forse si.
Il mio primo impatto con quest’opera e’ stato quasi inspiegabile. il mio giudizio: quest’opera e’ una serie di contraddizioni!il finito che rappresenta l’infinito, il corpo di un uomo che rappresenta la sua anima. ma perché si e’ rappresentato ciò?cosa si voleva comunicare?
Un uomo o meglio un’anima e’ posta su una roccia in alto e guarda verso il basso. E’ dunque posta su un’altura. Forse tutte le anime per loro natura tendono verso l’alto così come le anime beate di dantesca memoria tendono verso dio? e da questa posizione cosa guarda? guarda un mondo infinito ricoperto da un sottile strato di nebbia che lascia intravedere qua e là piccoli scorci di un mondo nascosto.
Quest’anima non può cogliere interamente ciò che con la sua presenza sovrasta perché e’ stata racchiusa per tanto tempo dentro un corpo,dentro la finitezza che ha ostruito le sue capacità e l’ ha resa quasi del tutto limitata. E allora cosa scruta se non e’ in grado di cogliere il pieno significato?forse la sua figura ostruisce a noi di vedere proprio quella parte concessa , quella parte che per una strano e inspiegabile motivo può conoscere.
Solo il suo passato, forse rappresentato da quella parte che solo noi lettori possiamo vedere, e’ stato abbandonato o forse sta a indicare quello che e’ stato conosciuto e che ormai e’ diventato patrimonio chiaro della natura umana . E poi questa natura così presente diciamo protagonista ormai lontana dalla concezione dell’uomo come solo e unico protagonista di un’opera; in questo caso la natura rappresenta la grandezza del mondo metafisico; i contorni non delineati , la fugacità di questo mondo; la vastità, l’immensità incalcolabile dell’inconoscibile ! e questa figura di spalle oltre all’anima di un uomo indica il genere umano che per dio per il mondo metafisico non fa distinzione ne’ di razza, religione, età, etc…nessuno lo conosce e lo potrà mai perché e’ una caratteristica della nostra natura. E' luogo comune credere che solo chi e’ artista può capire il messaggio di un suo simile ma per contraddire ciò basti pensare che è riuscita a fare scaturire in me tanti pensieri che a volte non ho scritto in questo foglio perché troppo intimi.
Tutti siamo in grado in maniera diversa di recepire il messaggio di un’immagine , di gioire per un colore che ci ricorda una situazione. quest’arte definita non parlante io la prediligo forse solo per un particolare che non la sminuisce affatto: perché sta zitta e a volte il silenzio trasmette messaggi più nitidi che noi uomini con la nostra voce o scrittura potremmo alterare. l’immagine e l’uomo comunicano quasi come telepaticamente e questo e’ al dir poco fantastico .potrei dilungarmi all’infinito (anche se potrebbe sembrare strano!) e allora concludo qua con un a semplice parola rivolta a Friedrich grazie!
venerdì 23 febbraio 2007
Piccola digressione...
Permettetemi di fare una piccola digressione al mio argomento principale...
Oggi ho dato il mio ultimo esame all'università...lo sapevate che mi sembrava che non avrei mai finito...come se tutto dovesse durare all'INFINITO :-)...
Per fortuna stavolta invece c'è stata una fineo...vabbè manca la tesi ma non mi preoccupa...
Credo che questa sia la prima volta che sono contenta che per certe cose l'infinito non esiste!
Che felicità...
Oggi ho dato il mio ultimo esame all'università...lo sapevate che mi sembrava che non avrei mai finito...come se tutto dovesse durare all'INFINITO :-)...
Per fortuna stavolta invece c'è stata una fineo...vabbè manca la tesi ma non mi preoccupa...
Credo che questa sia la prima volta che sono contenta che per certe cose l'infinito non esiste!
Che felicità...
giovedì 22 febbraio 2007
Msg ai lettori...
Se volete segnalare il vostro blog e/o sito fatelo alla mia casella e-mail io lo inserirò nel link dei siti preferiti!!!
Se volete pubblicare nel mio blog le vostre poesie o composizioni inviatemele via e-mail con apposto il vostro consenso alla pubblicazione, sarò lieta di farlo!!!
Se volete pubblicare nel mio blog le vostre poesie o composizioni inviatemele via e-mail con apposto il vostro consenso alla pubblicazione, sarò lieta di farlo!!!
martedì 20 febbraio 2007
Il mare...
Ho già detto della sensazione di benessere che il mare mi regala…
Immaginarmi protetta e nascosta dalle sue acque specialmente di notte mi fa sentire protetta…
Io sono nata in una città di mare e cresciuta per i primi anni a contatto con lui per poi abbandonarlo e trasferirmi in montagna…si dice che si rimane legati alle proprie origini e che si formano dei legami indissolubili con certi luoghi…è per questo forse che mi sento protetta dal mare…e lo immagino infinito…infinito nella sua potenza…infinito nelle sue acque…infinito nella sua protezione…
La mia canzone preferita ad un certo punto dice:
« …vorrei imparare dal vento a respirare…, dalla pioggia cadere…, dalla corrente a portare le cose…dove non vogliono andare… e avere… la pazienza delle onde… di andare e venire…» (Imparare dal Vento - Tiromancino)
Forse sono proprio le onde a darmi questa sensazione di infinito…che pazientemente all’infinito di infrangono lungo le coste…come se per loro il tempo non passasse mai e con quella pazienza quasi materna da darti senso di protezione…
A volte ammetto mi fa paura…ma per fortuna questa sensazione passa in fretta!!!
Immaginarmi protetta e nascosta dalle sue acque specialmente di notte mi fa sentire protetta…
Io sono nata in una città di mare e cresciuta per i primi anni a contatto con lui per poi abbandonarlo e trasferirmi in montagna…si dice che si rimane legati alle proprie origini e che si formano dei legami indissolubili con certi luoghi…è per questo forse che mi sento protetta dal mare…e lo immagino infinito…infinito nella sua potenza…infinito nelle sue acque…infinito nella sua protezione…
La mia canzone preferita ad un certo punto dice:
« …vorrei imparare dal vento a respirare…, dalla pioggia cadere…, dalla corrente a portare le cose…dove non vogliono andare… e avere… la pazienza delle onde… di andare e venire…» (Imparare dal Vento - Tiromancino)
Forse sono proprio le onde a darmi questa sensazione di infinito…che pazientemente all’infinito di infrangono lungo le coste…come se per loro il tempo non passasse mai e con quella pazienza quasi materna da darti senso di protezione…
A volte ammetto mi fa paura…ma per fortuna questa sensazione passa in fretta!!!
lunedì 19 febbraio 2007
Riflessioni...
Ad un certo punto mi sono chiesta perchè ho deciso di scrivere in questo blog...
...e mi sono detta di avere iniziato questo percorso con un intento ben preciso...farvi conoscere la mia personale percezione di come all'interno di ognuno di noi esiste l'infinito...nella realtà quotidiana di ogni giorno, nei piccoli gesti ripetitivi della vita...
Non mi sono soffermata e non lo farò (anche perchè lungi da me tutto ciò) su quanto hanno già disquisito filosofi, matematici, scienziati e...potrei andare all'infinito!Se vi interessano questi argomenti non è difficile rintarcciare tutte le notizie che volete nel web!
Io voglio rendervi partecipe della mia scoperta: l'infinito è dentro di noi e noi dobbiamo solo fare attenzione ogni tanto a farci caso!!!
E questa rosa...i suoi petali non vi danno la sensazione di infinito?
...e mi sono detta di avere iniziato questo percorso con un intento ben preciso...farvi conoscere la mia personale percezione di come all'interno di ognuno di noi esiste l'infinito...nella realtà quotidiana di ogni giorno, nei piccoli gesti ripetitivi della vita...
Non mi sono soffermata e non lo farò (anche perchè lungi da me tutto ciò) su quanto hanno già disquisito filosofi, matematici, scienziati e...potrei andare all'infinito!Se vi interessano questi argomenti non è difficile rintarcciare tutte le notizie che volete nel web!
Io voglio rendervi partecipe della mia scoperta: l'infinito è dentro di noi e noi dobbiamo solo fare attenzione ogni tanto a farci caso!!!
E questa rosa...i suoi petali non vi danno la sensazione di infinito?
venerdì 16 febbraio 2007
Il numero 8...
Lo sapevate che il simbolo dell'Infinito non è altro che un 8 rovesciato?
Secondo la numerologia il numero 8 appunto simboleggia:
Secondo la numerologia il numero 8 appunto simboleggia:
- Il numero dell'anima e della vita ;
- Il sole ;
- Nell'antica Grecia e nell'antico Egitto era considerato un amuleto.
I primi due concetti sono legati ad un profilo prettamente strutturale dovuto alla linea infinita che viene associata a concetti nobili quali anima, vita e sole quasi a sottolineare quell'atavica speranza dell'uomo che questi elementi fossero eterni.
L'ultimo è legato ad un profilo di credenze tradizionalistiche diffuse anche nella nostra cultura, non è difficile trovare maestri orafi che utilizzano questo simbolo nelle oro opere.
giovedì 15 febbraio 2007
Perdersi nell'infinito delle parole...
E perdersi nell’infinito delle parole?
Non vi è mai capitato di pensare ad una parola e di lasciarla andare?
Si lasciarla andare all’infinito!Vi siete persi vero?
Pensate a una cosa…per associazione pensatene un’altra…e così via…vi perderete!
Vi faccio un esempio…
CANE-LESSIE-TELEFILM-TV-ELETTRODOMESTICO-CASA-GIARDINO-FIORE-ROSA-BLU-CIELO-AEREO-VIAGGIARE-PAURA-PIANTO-LACRIMA-SORRISO-FELICITA’-FESTA-DIVERTIMENTO-MUSICA-STRUMENTO MUSICALE-TROMBA-LEZIONI DI TROMBA-STUDIO-ESAME-LIBRETTO UNIVERSITARIO-FOTO DEL LIBRETTO-CAPELLI-TAGLIO DEI CAPELLI-PHON-CALDO-SPIAGGIA TROPICALE…devo continuare?
Non so come ma da –cane- sono arrivata a –spiaggia tropicale-!
Pensate che io sia pazza?
Non lo so…so solo che alla fine tutto ciò mi lascia una sensazione strana…come se per un paio di minuti io avessi fatto parte dell’infinito!!!E perdersi fa un po’ meno paura!
Non vi è mai capitato di pensare ad una parola e di lasciarla andare?
Si lasciarla andare all’infinito!Vi siete persi vero?
Pensate a una cosa…per associazione pensatene un’altra…e così via…vi perderete!
Vi faccio un esempio…
CANE-LESSIE-TELEFILM-TV-ELETTRODOMESTICO-CASA-GIARDINO-FIORE-ROSA-BLU-CIELO-AEREO-VIAGGIARE-PAURA-PIANTO-LACRIMA-SORRISO-FELICITA’-FESTA-DIVERTIMENTO-MUSICA-STRUMENTO MUSICALE-TROMBA-LEZIONI DI TROMBA-STUDIO-ESAME-LIBRETTO UNIVERSITARIO-FOTO DEL LIBRETTO-CAPELLI-TAGLIO DEI CAPELLI-PHON-CALDO-SPIAGGIA TROPICALE…devo continuare?
Non so come ma da –cane- sono arrivata a –spiaggia tropicale-!
Pensate che io sia pazza?
Non lo so…so solo che alla fine tutto ciò mi lascia una sensazione strana…come se per un paio di minuti io avessi fatto parte dell’infinito!!!E perdersi fa un po’ meno paura!
mercoledì 14 febbraio 2007
Dov'è l'infinito?
Anche in musica esiste l’infinito…
Con la “corona” (per chi non si intende di musica è quella specie di archetto posto sopra il pentagramma sopra o sotto una nota - v.d. immagine a lato) chi ha scritto la musica impartisce un ordine ben preciso a chi dirige i musicisti…quella nota può durare a piacimento, tutto il tempo che il direttore vuole…anche all’infinito!
Nella nostra cultura ricorrono frequentemente i riferimenti all’infinito…come un senso di libertà che ogni tanto noi uomini ci concediamo…nel caso della musica per chi suona è una sorta di liberazione, un’uscire dalle regole che ti vengono imposte sino a quel momento…
E proprio in quel momento il compositore perde l’autorità che per tutte le battute precedenti ha avuto…
Il compositore abdica il suo potere nelle mani di un perfetto sconosciuto, il direttore che ha la decisione di limitare a piacimento la conclusione…
E’ quasi come se il compositore non volesse prendersi la responsabilità di compiere questo gesto…
Quasi come se non volesse limitare quello che di più bello c’è al mondo…
…la musica!
In matematica, sin dall’antichità,sono stati elaborati algoritmi per calcolare l’infinito…ma a me la matematica non piace!!!anche perché tende sempre a limitare…
L’unica cosa di scientifico che mi affascina si riscontra nella geometria: la retta è infinita e per uno e un solo punto passano infinite rette…affascinante!
Con la “corona” (per chi non si intende di musica è quella specie di archetto posto sopra il pentagramma sopra o sotto una nota - v.d. immagine a lato) chi ha scritto la musica impartisce un ordine ben preciso a chi dirige i musicisti…quella nota può durare a piacimento, tutto il tempo che il direttore vuole…anche all’infinito!
Nella nostra cultura ricorrono frequentemente i riferimenti all’infinito…come un senso di libertà che ogni tanto noi uomini ci concediamo…nel caso della musica per chi suona è una sorta di liberazione, un’uscire dalle regole che ti vengono imposte sino a quel momento…
E proprio in quel momento il compositore perde l’autorità che per tutte le battute precedenti ha avuto…
Il compositore abdica il suo potere nelle mani di un perfetto sconosciuto, il direttore che ha la decisione di limitare a piacimento la conclusione…
E’ quasi come se il compositore non volesse prendersi la responsabilità di compiere questo gesto…
Quasi come se non volesse limitare quello che di più bello c’è al mondo…
…la musica!
In matematica, sin dall’antichità,sono stati elaborati algoritmi per calcolare l’infinito…ma a me la matematica non piace!!!anche perché tende sempre a limitare…
L’unica cosa di scientifico che mi affascina si riscontra nella geometria: la retta è infinita e per uno e un solo punto passano infinite rette…affascinante!
La sera...
Ho sempre tardato la sera ad addormentarmi…
Un giorno, quando avevo circa 4 anni, mia zia mi svelò un modo per riuscirci più in fretta: mi disse, pensa intensamente ad una cosa bella, immaginala, e vedrai che ti addormenterai più in fretta!
Ci provai…e funzionò!
Naturalmente pensai ad una torta gigante, ricoperta di panna e cioccolata…oggi penso di perdermi nell’infinito!
Si immagino una realtà infinita nella quale mi sento protetta…non ci sono né limiti né paletti a determinarla e tutto è possibile…in una società dove determinare è vivere, immagino forse un mondo irreale?
Non lo so…ma spesso questa realtà diventa reale e mi ritrovo nel più profondo degli abissi marini…che sia questo un pezzo di infinito?
Anche Salvador Dalì ha dipinto qualcosa di irreale…è il quadro che porto sempre nel cuore…tutto è indefinito e la forma non ha importanza, così come il tempo, che perde il valore capitalistico dei nostri giorni…il tempo non è denaro!anzi non dargli importanza fa guadagnare alla nostra anima il più profondo dei significati!
Un giorno, quando avevo circa 4 anni, mia zia mi svelò un modo per riuscirci più in fretta: mi disse, pensa intensamente ad una cosa bella, immaginala, e vedrai che ti addormenterai più in fretta!
Ci provai…e funzionò!
Naturalmente pensai ad una torta gigante, ricoperta di panna e cioccolata…oggi penso di perdermi nell’infinito!
Si immagino una realtà infinita nella quale mi sento protetta…non ci sono né limiti né paletti a determinarla e tutto è possibile…in una società dove determinare è vivere, immagino forse un mondo irreale?
Non lo so…ma spesso questa realtà diventa reale e mi ritrovo nel più profondo degli abissi marini…che sia questo un pezzo di infinito?
Anche Salvador Dalì ha dipinto qualcosa di irreale…è il quadro che porto sempre nel cuore…tutto è indefinito e la forma non ha importanza, così come il tempo, che perde il valore capitalistico dei nostri giorni…il tempo non è denaro!anzi non dargli importanza fa guadagnare alla nostra anima il più profondo dei significati!
Ma l'infinito esiste?...E Io che ne penso?
Ma l’infinito esiste?
Non mi perdo nei significati scientifici e nemmeno filosofici, anche se un accenno va dovuto a Pitagora.
Per Pitagora l’infinito è un fondamento della realtà …la realtà deriva dai numeri…ma non tutti i numeri sono uguali.
Per l’esattezza, secondo Pitagora non sono i numeri in quanto tali il fondamento ultimativo della realtà, ma gli elementi del numero, ossia il “limite” (principio determinato e determinante) e l’ “illimite” (principio indeterminato).
Il limite è manifestato dai numeri dispari che rappresentano il “finito” (universo maschile).
L’illimite è manifestato dai numeri pari che rappresentano l’ “infinito”(universo femminile).
Quindi è come se ci fosse una continua lotta intestina tra queste due forze…ben diversa dalla lotta tra bene e male, ma a tal punto rilevante da porre continui quesiti…
E io che ne penso?
Io penso che l’infinito esiste!
Per me è un luogo di rifugio, una sensazione di benessere che si prova al solo immaginarlo…indeterminato nella sua realtà, ma determinabile nella nostra mente…
Luogo di rifugio perché ha spazio per tutti…
Sensazione di benessere perché solo lì mi sento al sicuro…
Indeterminato per natura e determinabile per decisione: basta chiudere gli occhi…lui è dentro di noi e si manifesta ogni volta che ne abbiamo bisogno!
Non mi perdo nei significati scientifici e nemmeno filosofici, anche se un accenno va dovuto a Pitagora.
Per Pitagora l’infinito è un fondamento della realtà …la realtà deriva dai numeri…ma non tutti i numeri sono uguali.
Per l’esattezza, secondo Pitagora non sono i numeri in quanto tali il fondamento ultimativo della realtà, ma gli elementi del numero, ossia il “limite” (principio determinato e determinante) e l’ “illimite” (principio indeterminato).
Il limite è manifestato dai numeri dispari che rappresentano il “finito” (universo maschile).
L’illimite è manifestato dai numeri pari che rappresentano l’ “infinito”(universo femminile).
Quindi è come se ci fosse una continua lotta intestina tra queste due forze…ben diversa dalla lotta tra bene e male, ma a tal punto rilevante da porre continui quesiti…
E io che ne penso?
Io penso che l’infinito esiste!
Per me è un luogo di rifugio, una sensazione di benessere che si prova al solo immaginarlo…indeterminato nella sua realtà, ma determinabile nella nostra mente…
Luogo di rifugio perché ha spazio per tutti…
Sensazione di benessere perché solo lì mi sento al sicuro…
Indeterminato per natura e determinabile per decisione: basta chiudere gli occhi…lui è dentro di noi e si manifesta ogni volta che ne abbiamo bisogno!
martedì 13 febbraio 2007
Benvenuti...
Ciao a tutti!
Sono nikenls...e con voi e per voi ho deciso di iniziare un percorso legato all'essenza dell'infinito!
Io amo perdermi in questa essenza, perdermi nell'infinito!!!
Perdersi nell'infinito...Perchè?
perchè a volte è l'unica via d'uscita...
perchè a volte è la strada più semplice (o difficile?)...
perchè a volte è una liberazione!
Ed io?Io mi perdo!si anche io mi perdo!
Ma finchè qualcuno o qualcosa mi verrà a cercare, tornerò sempre!!!
Questo blog ti aiuta a farti perdere...ma non chissà dove...solo nei meandri del tuo infinito per riscoprire la pace e la tranquillità del tuo mondo!
Con questi presupposti inizio la mia avventura...buon divertimento!!!
Sono nikenls...e con voi e per voi ho deciso di iniziare un percorso legato all'essenza dell'infinito!
Io amo perdermi in questa essenza, perdermi nell'infinito!!!
Perdersi nell'infinito...Perchè?
perchè a volte è l'unica via d'uscita...
perchè a volte è la strada più semplice (o difficile?)...
perchè a volte è una liberazione!
Ed io?Io mi perdo!si anche io mi perdo!
Ma finchè qualcuno o qualcosa mi verrà a cercare, tornerò sempre!!!
Questo blog ti aiuta a farti perdere...ma non chissà dove...solo nei meandri del tuo infinito per riscoprire la pace e la tranquillità del tuo mondo!
Con questi presupposti inizio la mia avventura...buon divertimento!!!
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