Ma l’infinito esiste?
Non mi perdo nei significati scientifici e nemmeno filosofici, anche se un accenno va dovuto a Pitagora.
Per Pitagora l’infinito è un fondamento della realtà …la realtà deriva dai numeri…ma non tutti i numeri sono uguali.
Per l’esattezza, secondo Pitagora non sono i numeri in quanto tali il fondamento ultimativo della realtà, ma gli elementi del numero, ossia il “limite” (principio determinato e determinante) e l’ “illimite” (principio indeterminato).
Il limite è manifestato dai numeri dispari che rappresentano il “finito” (universo maschile).
L’illimite è manifestato dai numeri pari che rappresentano l’ “infinito”(universo femminile).
Quindi è come se ci fosse una continua lotta intestina tra queste due forze…ben diversa dalla lotta tra bene e male, ma a tal punto rilevante da porre continui quesiti…
E io che ne penso?
Io penso che l’infinito esiste!
Per me è un luogo di rifugio, una sensazione di benessere che si prova al solo immaginarlo…indeterminato nella sua realtà, ma determinabile nella nostra mente…
Luogo di rifugio perché ha spazio per tutti…
Sensazione di benessere perché solo lì mi sento al sicuro…
Indeterminato per natura e determinabile per decisione: basta chiudere gli occhi…lui è dentro di noi e si manifesta ogni volta che ne abbiamo bisogno!
«Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo persi nell'infinito, per fortuna qualcuno o qualcosa è venuto a cercarci!»............nikenls
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